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Tutti i sentimenti – Paphos

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As this year was slowly coming to an end, participants from six different countries: Romania, Hungary, Italy, Georgia, Cyprus and Czech Republic crossed their national borders to gather in the city of Paphos, Cyprus to explore the topic of a mental health by participating in the Erasmus+ Youth Exchange “Healthy minds, happy minds”.

What is mental health?

Mental health is crucial to overall well-being, it has an impact on how we think, feel, and act. Promoting mental health awareness through a training course in an exchange program can foster empathy, reduce stigma, and equip participants with essential skills to support themselves and others. This can create a more compassionate, resilient global community.

Schedule:

On the first day, we began by getting to know the other participants and took part in ice-breaking activities that helped us to understand each others characteristics and personalities.

This enabled us to create closer connections and share cultural experiences from our respective countries. Moreover, we also drew portraits of each other and then displayed them on the wall to always have an overview of all the participants.

On the second day, we took part in a tower-building activity using strange materials such as marshmallows, sheets of paper and spaghetti sticks. The shared activity encouraged teamwork and collaboration. Later, the entire group splitted up to engage in a treasure hunt, which helped us to step out of our comfort zones and also to engage with locals. During the evening, Hungarians hosted the first intercultural night, in which they showcased fun facts, songs, music and food of their cultural heritage.

On the third day, we created large posters presenting mental health issues and engaged in deep discussions, exchanging valuable insights. This activity encouraged self-reflection and awareness of our mental states. Subsequently, the group went to the beach, where one member led us in a pilates session to promote physical activity and body awareness. To conclude the day’s activity, we drew representations of ourselves as means of transport, this task made us reflect on how we would describe our live and ourselves now. The evening ended with a cultural night hosted by Cyprus.

On the fourth day, the topic was discussed in greater depth through a goal matrix exercises, which enabled us to reflect on our personal goals and assessed our readiness to achieve them.

We were asked to identify which goals were most important for our development, then we had an open discussion, in which we could reflect upon our feelings for the outcome of the activity and our intentions for the future.

In the evening, we enjoyed the Romanian intercultural evening.

On the fifth day, we explored the concept of empathy. We realised that most of the times mistakes and misunderstandings happen because we don’t put enough efford to understand others backgrounds or histories. This experiment highlighted the need of spending more time listening to other people’s points of view and the importance of not being judgemental. Participants shared personal experiences and skills. Later in the evening, we hosted our Italian intercultural evening. Music, gestures and food were the very core of our night.

On the following day, we took a tour some of the best attractions of Cyprus, visiting places like Aphrodite’s Rocks and exploring the city of Limassol. We had plenty of time to walk around and sightseeing. 

In the evening, we celebrated the Georgian intercultural night. 

The next day began with activities that focused on the value of Erasmus programs. We discussed why mental health is so significant, the benefits of positive thinking, and how we can express ourselves more openly.

After the cultural presentations, our nights were always enriched with notes from “The secret box”, in which we exchanged funny messages and compliments.

We also played games that helped us learn more about each other, fostering deeper connections and creating meaningful interactions among all participants. 

We are immensely grateful and we feel so lucky to have had the opportunity to participate and share this experience between ourselves and with the other countries. There is no better way to gain mutual understanding and knowledge than this. We would advise anyone to leave as soon as they can, seize the chance to take part in one of these exceptional experiences. 


A heartfelt thanks to Alice, Arbjona, Emanuele, Greta and Simone.



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Paphos, un viaggio contro le discriminazioni

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Ciao Eramsus+ people!
Siamo Costanza, Alexandros, Flavia, Valentina e Mario, e dal 20 al 29 novembre 2024 abbiamo partecipato al progetto “Walls down! Art up!” nella bellissima isola di Cipro, più precisamente a Paphos insieme ad altri giovani partecipanti provenienti da Georgia, Ucraina, Ungheria e Romania.

Il gruppo nell’incontro pre-partenza

Lo youth exchange aveva come obbiettivo quello di combattere le discriminazioni attraverso l’arte, più specificatamente abbiamo affrontato temi come il razzismo, discriminazione di genere, sessuale, economica e religiosa. La creatività è sempre stata alla base delle attività svolte, infatti abbiamo avuto l’opportunità di sperimentare varie forme d’arte come il teatro, l’improvvisazione, il disegno, la musica e la fotografia.
Ognuno di noi ha espresso se stesso senza mai sentirsi meno degli altri, perché ogni forma di arte è estremamente personale e rappresenta quello che abbiamo dentro.
Siamo grati di aver avuto la possibilità di mostrare una parte di noi e di averla condivisa con persone completamente estranee al pregiudizio.

Durante il programma tutti hanno potuto contribuire condividendo le proprie esperienze personali e punti di vista sul tema, vista l’ampia differenza culturale che è stato un punto fondamentale per rendere l’esperienza ancora più indimenticabile.
Infatti, grazie alle attività, le serate interculturali e le semplici conversazioni quotidiane, abbiamo anche potuto abbattere stereotipi e pregiudizi che spesso si creano in noi inconsapevolmente, imparando ad abbracciare ed accogliere la diversità.
Apprezziamo poi che ci sia stata data anche la possibilità di proporre delle attività durante le sessioni e di esserne noi stessi i facilitatori, mettendoci in gioco e condividendo col resto del gruppo le nostre conoscenze più approfondite su arte e
musica.

Una delle parti più belle del progetto sono sicuramente state le serate interculturali, dove ogni paese partecipante ha presentato cibo, bevande, danze e tradizioni. Ogni sera abbiamo scoperto un paese diverso e le storie dei nostri compagni di viaggio, ed è stato bello confrontarsi e capire quali sono le differenze e le somiglianze tra tutti i paesi.

Nel tempo libero poi, abbiamo avuto modo anche di visitare le bellezze che Cipro ha da offrire, come il suo mare ed i siti archeologici famosi in tutto il mondo.

Siamo veramente grati di aver avuto questa opportunità, di aver imparato come abbattere le barriere della discriminazione nella nostra società e di aver visitato questi posti meravigliosi. Torneremo tutti a casa con un bagaglio pieno di conoscenza e
amore.


Il team italiano composto da Costanza, Flavia, Mario, Alex e Valentina nell’incontro dopo lo scambio giovanile
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SETTE YOUMORINI IN ROMANIA E MILLE COMPETENZE DA PORTARE A CASA

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Vi siete mai chiesti che esperienza si vive partecipando ad uno Youth Exchange in Romania? Il 9 novembre ha avuto inizio la nostra esperienza a Cristuru Secuiesc, una piccola, sperduta ma caratteristica città della Transilvania, in Romania. Ma non eravamo da soli! Venticinque ragazzi provenienti da Francia, Portogallo, Polonia, Ungheria e Romania hanno vissuto insieme a noi dieci giorni intensi e pieni di attività stimolanti.

Il tema dello scambio?

“SIRI: Supporting and Integration of Refugees and Immigrants”. Possono sembrare paroloni ma il concetto è molto semplice: l’obiettivo era quello di riunire trenta ragazze e ragazzi provenienti da diversi paesi per discutere di integrazione, minoranze, rifugiati e migranti. La ricchezza maggiore che abbiamo trovato a Cristuru Secuiesc è stata, senza alcun dubbio, la varietà di culture e background differenti con cui abbiamo potuto interagire quotidianamente.

Allo scambio hanno infatti partecipato, non solo le sei nazionalità di cui vi abbiamo parlato poco fa, ma ragazze e ragazzi originari da 18 Paesi sparsi in tutto il mondo. Ed è proprio questo che ci ha permesso di entrare in contatto con idee, opinioni, usi e culture molto diverse dalle nostre.

All’insegna dell’entusiasmo, durante la settimana, abbiamo partecipato a diverse attività di educazione non formale: dibattiti, giochi di ruolo, presentazioni e speech che ci hanno permesso di conoscere e condividere le dinamiche presenti in Italia e in altri paesi europei.

Il gruppo, lavorando insieme e coordinandosi autonomamente, ha poi creato una serie di elaborati volti a informare e sensibilizzare i giovani europei a proposito di integrazione e minoranze in Europa e nel mondo.

Il primo elaborato consiste in un libro creato da tutti i partecipanti; l’obiettivo era quello di identificare cinque idee per permettere l’integrazione delle minoranze nell’ambito degli asili e delle scuole e cinque idee nell’ambito dell’inclusione e dell’integrazione sul posto di lavoro, rivolgendosi quindi al mondo degli adulti. Al termine dell’esperienza, a tutti i team nazionali è stata assegnata un ultimo task: scrivere, registrare ed editare un video a proposito della gestione della migrazione e delle minoranze nel proprio paese d’origine.

Ma se dovessimo scegliere la nostra attività preferita, ci sarebbe una sola risposta possibile…L’attività che ha riscosso maggiore successo tra tutti i partecipanti è stata lo “storytelling circle”, durante la quale, seduti in cerchio, ognuno ha avuto la possibilità di condividere un’esperienza significativa della propria vita. La condivisione di esperienze così profonde e toccanti è stata possibile solo grazie al clima di fiducia, accoglienza e coesione che si è creato nel gruppo. Ed è questa la ragione per cui, durante il tempo libero, siamo stati in grado di organizzare serate animate, gare di ballo e karaoke night!

Dall’Italia abbiamo sicuramente portato tanto entusiasmo, che gli altri partecipanti hanno immediatamente notato e apprezzato. Il nostro team è stato infatti in grado di coinvolgere tutti con balli, indovinelli e spirito di condivisione, insegnando la gestualità italiana e qualche parola “speciale”. Quindi? Avete capito che gli Youth Exchange Erasmus+ sono molto più di semplici scambi culturali? Se ancora non siete convinti abbiamo solo un’ultima cosa da dirvi… Noi non vediamo l’ora di ripartire

Silvia, Nicolàs, Giada, Lidia, Rajbir, Margherita, Anyelle
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Preparati a esplorare l’Europa con DiscoverEU!

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Se hai 18 anni e ti piace viaggiare questa è l’occasione giusta per te! Attraverso questa opportunità offerta dall’Unione Europea potrai scoprire posti meravigliosi a bordo dei treni per il quale ti verrà offerto il pass, conoscendo nuove culture e incontrando amici da tutto il mondo.

Hai paura a partire solo? Non preoccuparti, puoi organizzarti attraverso il gruppo Facebook

Hai tempo fino al 16 ottobre alle 12:00 per iscriverti cliccando su “partecipa ora” su questo sito https://youth.europa.eu/discovereu_it dove troverai tutte le info necessarie per candidarti

In bocca al lupo e buon viaggio!

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IGNITION-YOUTH EXCHANGE

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Il tema dello scambio giovanile “IGNITION” a cui abbiamo partecipato dal 4 all’11 di agosto era “cinema e teatro per la lotta al cambiamento climatico”.

Si è svolto a Kokkola, nel nord della Finlandia, in un fiabesco centro per giovani affacciato sul mare, “Villa Elba”, dove eravamo accomodati in dei cottages con altre 7 persone provenienti da tutta Europa, i più lontani da noi con cui abbiamo avuto la possibilità di interagire venivano dall’Azerbaijan.
Durante la mattinata prendevamo parte a dei laboratori nei quali potevamo mettere alla prova le nostre capacità di improvvisazione nella danza e nella recitazione . Variavano ad ogni giornata, e così abbiamo avuto la possibilità di lavorare in più ambiti. Alla fine di ciascuno preparavamo una piccola esibizione che mostravamo poi a tutti i presenti. Nel pomeriggio aveva luogo invece il lavoro principale, io ad esempio ho aderito all’equipe che aveva come modalità artistica il cinema, e abbiamo lavorato per diverse giornate al prodotto finale che abbiamo poi condiviso con tutti l’ultimo giorno.

Il compito era preso seriamente da tutti, che ci si sono dedicati con impegno, ma non è mai stato troppo pesante da risultare noioso, anche perché il tempo per dedicarsi alla conoscenza degli altri partecipanti e riposarsi era molto e ben distribuito. Un giorno è stato dedicato interamente ad attività di svago nella natura, che erano un’uscita in kayak, una in sup e una ricerca di biologia marina. Così abbiamo potuto esplorare e conoscere luoghi differenti dalla realtà che viviamo in Italia.

Da parte mia, la qualità migliore del progetto sono state le persone: ci siamo infatti trovati in un gruppo di 48 giovani da vari stati europei, e tutti si sono dimostrati partecipativi e attivi nei lavori, ma anche molto propensi alla socializzazione e così abbiamo terminato la settimana, ognuno in modo diverso, portandoci a casa relazioni bellissime. Oltre ai ragazzi però anche
gli adulti mi hanno soddisfatto molto: erano sempre tutti disponibili per aiutarci e hanno organizzato dei lavori incredibili. Il responsabile della mia attività pomeridiana ci ha posto davanti varie sfide per stimolarci nel modo giusto, ci ha tenuto compagnia e ci ha aiutati laddove avevamo dubbi o difficoltà.
Non dimenticherò facilmente questa settimana e coloro con cui l’ho vissuta, è stata un’esperienza molto stimolante e soddisfacente, dalla quale ho anche tratto conoscenze pratiche riguardo alle tecniche teatrali; inoltre è risultata molto utile a mettere alla prova il nostro inglese.

Articolo scritto da Ludovico, che insieme ad Elisa (Group Leader), Luna, Bianca e Isabela componevano il team italiano

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RYGE: Rural Youth Goes European – Opportunità per i Giovani delle Aree Rurali

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RYGE (Rural Youth Goes European) è un progetto finanziato dall’Agenzia Nazionale per i Giovani (ANG) nell’ambito del programma Erasmus Plus. L’iniziativa coinvolge otto regioni italiane, associazioni, youth workers e decisori politici, con l’obiettivo di creare un tavolo di lavoro strutturato che favorisca formazione, condivisione di buone prassi e attività locali congiunte tra amministrazioni, operatori giovanili e ONG.

I partner del progetto
Il coordinatore principale del progetto è Yoccumore APS, supportato da partner tra cui Sciara Progetti, Il Vergante, Comune di Sarezzo, Europiamo ETS, Usamborgia APS, Pro Loco di Acquasparta, MAEK APS, Studio Progetto COOp, Comune di Norma e otto municipi come partner associati.

L’obiettivo generale
Il progetto RYGE mira a migliorare l’accesso alle opportunità offerte dal programma Erasmus Plus per i giovani che vivono in comunità rurali o territori periferici. Questi contesti spesso presentano sfide educative, culturali e logistiche, che possono portare i giovani a diventare NEET (Not in Education, Employment or Training), abbandonare la scuola (drop-out) o lasciare il proprio territorio per mancanza di opportunità rispetto alle aree urbane.

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Eight Days, Four Cultures: an Erasmus Journey in Italy, Culture flows in (E)U

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Spending eight days on an Erasmus project in Italy was an enriching experience, off ering a vibrant exchange of cultures among participants from Sweden, Spain, Latvia, and Italy. Each day was filled with activities and workshops aimed at fostering cultural understanding and collaboration. We learned about History and Geography, Green practices and Language; also we have deepened our understanding of traditional cuisine through cooking and have created social media content as you can see in the Interculture Recipe Book we have made.

From the Swedes, we learned about their traditions, cuisine, and the Swedish way of life, which emphasizes sustainability and social welfare. The Spanish participants introduced us to their cheerful traditions, fl amenco dance, and the rich history that shapes their modern culture. The Latvians shared their unique folklore, traditional dances, and the signifi cance of their natural landscapes in everyday life.

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“Salute mentale e benessere” nuovo progetto a Cipro

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Sempre più studi dimostrano che l’ansia e la depressione sono fenomeni sempre più comuni tra i giovani, che hanno avuto un incremento durante e dopo la pandemia di Covid 19. A queste si aggiungono le pressioni e le aspettative da parte della società, la precarietà della vita quotidiana legata a studi e ricerca di un lavoro e nella vita “online” la costante esposizione ai social media, e quell’ossessione a rimanere sempre connessi e mostrare sempre quanto si è felici, anche se la realtà è ben diversa

Questi sono stati i bisogni su cui è stato progettato lo scambio giovanile “Happy minds Happy lives” che si terrà a Paphos (Cipro) dal 2 all’11 dicembre. Insieme a giovani provenienti da Cipro, Italia, Georgia, Ungheria, Romania e Repubblica Ceca e attraverso i metodi dell’educazione non formale si esploreranno tra i vari temi anche quello della salute mentale e dell’autostima

Il gruppo italiano sarà formato da 5 persone (4 partecipanti + 1 Group Leader) e le selezioni sono aperte fino al 5 settembre, attraverso la sezione “Registrazione” di questo sito

Cliccando QUI si trova l’infopack del progetto

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L’impatto con la comunità bresciana del progetto Culture flows in (E)U: dall’aiuto nella preparazione dell’oratorio di Chiari all’accoglienza dei partecipanti per una tipica cena italiana

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Dopo tanto tempo siamo tornati a Chiari con il nostro progetto “Culture flows in (E)U” e i nostri ragazzi e ragazze provenienti da Italia, Spagna, Svezia e Lettonia sono stati ospitati presso l’oratorio CG 2000, che è stato preparato alla perfezione in una giornata grazie all’aiuto e il supporto della comunità locale durante una domenica che si è conclusa con una pizzata in compagnia.

Oltre allo staff di Youmore a dare una mano c’erano anche le famiglie e i gruppi di amici che avrebbero poi ospitato i partecipanti durante la giornata “Welcome to Italy”.

Durante la cena che ha concluso il giorno italiano gli ospiti internazionali hanno potuto gustare piatti tipici della tradizione bresciana e italiana, passando una piacevole serata tra chiacchere, giochi e musica e quindi non solo scoprendo l’arte culinaria che caratterizza il nostro Bel Paese ma anche l’accoglienza e l’ospitalità tipiche della nostra gente.

I partecipanti dello scambio giovanile con le famiglie e le compagnie di amici davanti all’oratorio prima della cena
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