L’associazione Yeghvard Youth Ecological NGO, partner con Youmore della rete In Rural Europe, ha organizzato un corso di formazione per youth workers e giovani provenienti da aree svantaggiate a Tsakhkadzor, Armenia, grazie al sostegno finanziario della Commissione Europea. Questo progetto Erasmus+, ha riunito partecipanti da Francia, Italia, Grecia, Spagna, Lituania e Georgia con l’obiettivo di sviluppare strategie per ideare piani imprenditoriali volti a stimolare la crescita delle aree rurali, proponendo modelli applicabili non solo in Armenia, ma anche nei contesti rurali dei paesi dell’Unione Europea e partner.
La diversità culturale e la collaborazione internazionale hanno arricchito l’esperienza, permettendo ai partecipanti di scoprire il ruolo delle imprese sociali e del terzo settore nei vari contesti nazionali. Inoltre, attraverso attività di educazione non formale e dialoghi con i giovani armeni residenti in paesi periferici, i partecipanti hanno raccolto spunti sulle reali esigenze dei ragazzi che abitano e vivono il contesto rurale, trasformandoli in business plan che integrano le risorse già disponibili. Questi modelli, nati dalle necessità armene, sono stati pensati per essere adattabili ad altri contesti europei rurali.
Un altro momento particolarmente significativo è stato il confronto con giovani imprenditori armeni, che hanno condiviso la loro scelta coraggiosa di investire nel proprio territorio per creare opportunità lavorative locali. Questa sinergia ha dato vita a un ambiente fertile per la nascita di nuove idee e progetti, con la speranza di generare un impatto positivo e duraturo per la comunità.
L’Armenia si è rivelata un luogo ideale per promuovere lo scambio culturale e professionale, poiché è un Paese accogliente, una terra colma di storia, cultura e di tradizioni. Il training non è stato solo un momento di riflessione, lavoro e crescita, ma ha permesso a tutti i partecipanti di scoprire le meraviglie di una terra che, nonostante le difficoltà, brilla, si sviluppa e offre il meglio a chiunque abbia voglia di conoscerla più a fondo. Yerevan, la maestosa capitale, è una città densa di emozioni, caratterizzata da forti contrasti, che combina il dinamismo della modernità con il rispetto per il proprio passato. Osservare da vicino la vivacità della città ha permesso di notare con ancora maggior evidenza la differenza tra la vita frenetica della capitale e il ritmo lento delle aree periferiche e rurali.
Il ritratto dell’Armenia sarebbe incompleto se non si dedicasse attenzione ai piaceri della tavola. Il calore del territorio consente alle piante di offrire frutti dolci e prelibati, come albicocche e melograni, che non hanno paragoni. Le albicocche vengono spesso gustate anche disidratate, ma raccomandiamo di assaporare le dolci note di questi frutti anche sorseggiando il vino di albicocca, un nettare! Il vino di melograno risulta più acidulo, ma entrambi possiedono un aroma unico e indescrivibile, motivo per cui consigliamo di assaggiarli di persona. Un’altra prelibatezza imperdibile è il lavash, il pane armeno che è entrato a far parte dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità dell’UNESCO. Tutte queste specialità sono state impreziosite dai racconti e dalle spiegazioni dei partner armeni, che ci hanno illustrato con orgoglio le loro tradizioni enogastronomiche.
L’ottima compagnia, gli spunti forniti da ragazzi e imprenditori, il buon cibo e l’entusiasmo di tutti i partecipanti hanno dato origine a germogli di idee che si spera possano crescere offrendo nuove opportunità ai giovani armeni. Tutto ciò non sarebbe stato possibile se il popolo armeno non ci avesse accolti con calore, amore e con tantissima fiducia. La nostra speranza è che la nostra breve ma intensa visita possa in futuro porre rimedio al problema della disoccupazione sfruttando le incredibili risorse di cui questa terra dispone.
La gratitudine per questa esperienza è racchiusa in una parola armena: shnorhakalut’yun – grazie.