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Make it 4Green: occupiamoci di ambiente immersi nella natura della Germania

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10 Giugno 2024: Milano, Napoli e Venezia sono state le città di partenza per la nostra esperienza Erasmus+. Siamo sei ragazzi impazienti di intraprendere nuove esperienze. Prima di partire non tutti ci conoscevamo, ma ciò che più ci accomunava era la voglia sfrenata di imparare attraverso il confronto con opinioni e culture diverse dalle nostre.
Il progetto a cui abbiamo partecipato si è concentrato principalmente sulla fotografia ambientale. L’obiettivo è stato sensibilizzare soprattutto i giovani sulle tematiche riguardanti i problemi ambientali dei Paesi europei e trovare delle possibili soluzioni ad essi.
Prima di volare in Germania abbiamo partecipato a due meeting informativi, attraverso i quali ci siamo conosciuti virtualmente programmando le attività che avremmo svolto durante i dieci giorni di permanenza a Dresda.

Si è creato fin da subito un clima amichevole tra di noi e con gli altri ragazzi armeni, rumeni, georgiani e tedeschi. Questo ci ha permesso di vivere l’esperienza nel modo migliore.
Abbiamo svolto attività che ci hanno consentito di conoscerci e di creare un unico e gigantesco gruppo molto unito. Siamo stati entusiasti di provare tantissimi “energizer”: giochi, attività coinvolgenti e appassionanti. Abbiamo condotto un laboratorio in inglese sulle funzioni principali di Canva e Lightroom, ciò ha consentito a tutti i gruppi di sviluppare le proprie competenze linguistiche e di migliorare le proprie skills digitali acquisendo termini tecnici. Il tema protagonista del progetto “Make it 4Green” si focalizzava sulle problematiche ambientali, da cui abbiamo tratto spunto per diverse attività creando meme, scene di teatro, scatti fotografici e video (tutto questo utilizzando i social media).

Ogni gruppo è stato protagonista dei lavori svolti, inoltre questo ci ha permesso di sviluppare le competenze linguistiche. Inizialmente eravamo titubanti e increduli sulle nostre capacità comunicative, abbiamo però presto scoperto che non serviva formulare frasi grammaticalmente perfette per farsi capire! Eravamo convinti di avere un assoluto bisogno del traduttore, ma sorprendentemente non è stato necessario perché abbiamo scoperto modi alternativi per comunicare. A volte non ci si pensa, ma ci sono tantissimi modi per comunicare, alcune alternative non verbali attraverso le quali è possibile esprimersi sono la musica, i gesti e lo sport.

Riflettendo insieme sui nostri pensieri, siamo riusciti a smontare pregiudizi che ci assillavano prima del nostro arrivo. Ci siamo confrontati tra noi e con gli altri gruppi senza mai arrivare al conflitto, preferendo invece trovare un compromesso e abbiamo imparato a dialogare senza sovrastare l’interlocutore. È stato sorprendente scoprire quanto fosse semplice condividere spazi comuni e la camera da letto con persone sconosciute di nazionalità diverse. Siamo stati orgogliosi di aver divulgato i nostri usi e costumi stupendoci anche dell’interesse altrui. Ci riteniamo soddisfatti di aver acquisito nuove tradizioni che mai avremmo immaginato di poter apprendere a scuola, in quanto inizialmente sottovalutavamo l’apprendimento al di fuori delle istituzioni scolastiche.

Siamo grati di aver avuto la possibilità di visitare la città riconoscendo la disponibilità degli abitanti ad aiutarci nonostante non avessimo chiesto esplicitamente informazioni o aiuto. In generale tutta la Germania è sembrata un luogo sicuro ed accogliente. La struttura presso la quale abbiamo soggiornato, ICE Initiative Christen für Europa e.V., situata in un quartiere tranquillo immerso nel verde, è gestita da volontari che mettono camere e sale comuni a disposizione di giovani provenienti da tutto il mondo.  

Durante questi giorni ci siamo sentiti come a casa, grazie agli spazi aperti dove abbiamo giocato a calcio, pallavolo, ping pong, calcetto, carte (e anche mangiato, non dimentichiamoci i fantastici barbecue che ci hanno preparato i nostri compagni di avventure). Nel tempo libero abbiamo apprezzato molto le passeggiate nella natura circostante di Pappritz e non solo, ad esempio abbiamo fatto un’escursione al parco naturale di Bastei, nella Svizzera sassone. Abbiamo girato tutta la zona attorno alla struttura, studiando diversi itinerari siamo riusciti ad arricchire il nostro bagaglio culturale.

Un prezioso riconoscimento va a Marlon, un ragazzo tedesco che ci ha accompagnati durante le escursioni fuoriporta spiegandoci tradizioni e storie di questa splendida regione. Dopo le sessioni di educazione non formale, non sono mancati i momenti di condivisione di attività sportive, le quali hanno contribuito a creare una squadra vincente, non solo sul campo di pallavolo ma anche in ambito professionale e dietro i fornelli, infatti ogni team ha preparato due cene tipiche del loro paese d’origine per far assaggiare agli altri partecipanti i propri sapori.

Speriamo di poter partire presto per nuove avventure ma siamo certi che questa esperienza rimarrà per sempre impressa nella nostra memoria e le persone meravigliose che abbiamo incontrato resteranno per sempre nei nostri cuori! 

https://drive.google.com/file/d/1b80jQzQmgOMgROnffLIV2RMsUMr55oCG/view?usp=sharing

Dafne, Matilde, Giada, Lorenzo, Riccardo e Matteo


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