Questo post è disponibile anche in: Inglese
Caro lettore,
Se leggi questa rivista regolarmente, probabilmente ti sarai accorto che di tanto in tanto vengono pubblicati articoli di persone straniere residenti a Chiari. Io sono una di quelle.
Mi chiamo Alex e vengo dalla nevosa Russia. E questa è stata la prima cosa che mi ha impressionato dell’Italia: il vostro clima. È così differente da quello che abbiamo in Russia. Ho lasciato il mio Paese nel momento in cui si registravano -20 °C e sono giunto nella piccola città soleggiata nella quale vivete con +15 °C nel mese di Marzo.
In Russia mi sono laureato in psicologia, studiandola per 4 anni. Il mio progetto presso la Fondazione Istituto Morcelliano è stato dedicato a lavorare con bambini e ragazzi in attività del doposcuola, un esempio, la ludoteca.
Non potrò mai dimenticare i miei primi giorni in questo luogo, poiché quando sono arrivato in Italia, non avevo mai studiato Italiano prima. Appena giunto in ludoteca, sono stato circondato da bambini che mi hanno sommerso di domande che non ero in grado di comprendere. Quella sensazione di imbarazzo mi ha accompagnato per i primi 4 mesi, nei quali ho fatto del mio meglio per imparare un po’ di Italiano. Ho ottenuto qualche risultato appena prima dell’estate e a pochi giorni dall’inizio del campo-scuola nell’Oratorio. Il GREST è stato fantastico, probabilmente una delle più belle esperienze della mia vita, dal momento che ho avuto la stessa esperienza in un campo-scuola russo e, onestamente, devo dire che quello italiano è migliore: era meglio organizzato e il programma aveva un bel concept. Ricordo che i primi giorni, probabilmente, gli animatori e gli assistenti erano più confusi da me e dal mio Italiano rispetto ai bambini, con i quali riuscivo a costruire una comunicazione molto più velocemente che con gli adulti. Con il tempo, mi sono sentito più incluso in tutte le attività e nel processo lavorativo. Per me ci fu un momento importante, quando gli assistenti iniziarono a provare a parlare in Inglese con me, cosa di cui avevo la necessità. Quello fu simbolo del loro accettarmi e del loro interessarsi a me. Grazie al GREST, ho potuto realizzare che per lo più i bambini sono sempre gli stessi: sorridono quando sono felici, piangono quando si fanno male. Non importa dove si trovino, rimangono sempre bambini.
A partire da Settembre, grazie all’organizzazione che ha supportato la mia iniziativa, ho potuto organizzare due corsi di lingua: un corso di Inglese conversazionale per adolescenti e un corso di Svedese per adulti. Sono molto orgoglioso di questa esperienza, poiché insegnare lingue quando non ne condividi una con i tuoi studenti è abbastanza inusuale. Ero davvero nervoso riguardo al condurre un corso di lingua con degli adolescenti, per il fatto che vengo da un altro paese, non parlo fluentemente Italiano e non avevo una chiara idea di cosa potessi fare con loro e se sarebbero stati interessati a fare lezione con me. Però, già dopo solo due lezioni, ho potuto osservare come fossero davvero di mente aperta e amichevoli nei miei confronti. Durante le nostre lezioni, i ragazzi mi hanno insegnato un po’ di Italiano e hanno potuto condividere un po’ di cultura Italiana, per cui anche io ho appreso molto da loro.
Con il mio gruppo di Svedese sono stato assolutamente entusiasta durante i nostri incontri, ogni settimana attendevo con ansia le nostre lezioni. È stato per me un grande piacere incontrare persone che avessero la mia stessa passione. Con i partecipanti al corso sono stato lieto di condividere conoscenze riguardanti la lingua e la cultura svedese. Questa esperienza è stato davvero eccitante per me: un tizio russo insegna Svedese in Inglese a degli italiani. Ho potuto anche sentire un grande supporto da questi studenti, dal momento che mi hanno sempre consigliato riguardo alla mia permanenza a Chiari ed erano sempre pronti a dare una mano, se necessario. Con loro ho avuto la possibilità di imparare un sacco di cose, perché anche loro avevano le proprie storie da condividere.
Durante questi 10 mesi, mi sono deliziato nello stare in questa piccola città, Chiari. Ho goduto della natura, accessibile anche a piedi. Ho potuto girare nell’hinterland in bicicletta. Una delle gite più lunghe che ho intrapreso in bicicletta è stata quella tra Chieri e Iseo e sulla via del ritorno la bicicletta si ruppe, così che dovemmo arrivare a Rovato per prendere il treno. Sono davvero grato a tutti coloro che ho incontrato durante il progetto EVS, perché tutti hanno aperto la propria porta al mondo, e grazie a tutto ciò ho potuto imparare tante cose nuove. Grazie Italia, grazie Chiari per questa ospitalità calorosa, spero di rivedervi di nuovo!
Alexey Barybin
E’disponibile anche un video di volontariato di Alex.