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Dal 3 al 9 maggio la nostra fondazione ha partecipato al corso di formazione Erasmus+ “Move On” a Coma-ruga, in Spagna! Con questo corso di formazione abbiamo dato la possibilità a 24 artisti e operatori giovanili impegnati di migliorare la qualità del lavoro nel campo dei giovani e del teatro.
Si torna a Bansko, in Bulgaria, per un nuovo corso di formazione dal 14 al 23 agosto. Se lavori a contatto con gruppi, ti piace la natura e vorresti imparare nuovi strumenti e competenze sulla facilitazione esplorando le montagne bulgare questa è l’occasione giusta per te!
Vorresti imparare nuovi metodi per coinvolgerli nelle tue attività? Vorresti migliorare le tue competenze di LEADERSHIP? Allora questo corso di formazione è quello che fa per te!
UN CORSO DI FORMAZIONE PER LO SVILUPPO PERSONALE CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA RESILIENZA E ALLA LEADERSHIP
Lavori a contatto con i giovani? Vorresti imparare nuovi metodi per coinvolgerli nelle tue attività? Ti interesserebbe scoprire metodi e strumenti per la risoluzione dei conflitti? Allora questo corso di formazione è quello che fa per te!
Inizia la tua estate con uno scambio giovanile, parti con Youmore!
Questo progetto si terrà a Granada, in Spagna, dal 16 al 25 giugno e tratterà, tra i vari temi, il gioco attraverso diverse sfumature. Scopri di più nell’infopack e candidati entro il 25 aprile!
Quale miglior modo per dare il via alla tua estate se non partecipando ad un’esperienza indimenticabile targata Erasmus plus, cosa aspetti?
Immaginate di trovarvi in un’isoletta in mezzo al mare, su una spiaggia alle 2:00 di notte a cantare con 30 sconosciuti che nel giro di 10 giorni diventeranno i tuoi grandi amici.
“What does Europe mean?” That was the question that we, as participants from different European countries, tried to answer during the course of 8 days spent in Benicassim, a small town near Valencia. At first, it was not that simple for us due to the fact that we come from different backgrounds and experiences. But somehow we managed to cooperate and even created strong relationships. Let’s tell you more about the project. In the following paragraphs you are going to experience through this story what we did.
The first day we were picked up from the train station by a beautiful and smiley girl,called Jurgita, and welcomed by Carlos and Pablo, who turned out to be amazing people. Throughout their activities, their energizers and discussions we were completely submerged in the topic of Europe. In fact, this is the second edition of a previous project under the same title and due to its success, it was continued. No wonder.
Let’s start with one of the countries – Italy, which was represented by very positive people: two of them were part of the original projects and for some it was the first time they had ever been to one. Thanks to them, we all had fun because they were so positive, kind and helpful that they really brightened the atmosphere during the whole time there (thank you beautiful people).
The second country was Lithuania – thank you for showing us where your country is and teaching us more about the culture, your polka dances and your strong basketball players. Next time we hope to taste your traditional cold soup ŠALTIBARŠČIAI.
And now it is Bulgaria’s turn. What can we say is that they were very humorous people, always trying to improve the mood and the atmosphere. They taught us how to play horo, they gave us some lokum and vafli, but the most important was that they gave us a different point of view on the topic of Europe.
We must mention Greece because this country was represented by few people, whowere so different but similar at the same time. It was so amusing to spend our time with them because they always cheered us up.
Last but not least is Romania, whose representatives were the youngest from theproject. They were Hungarian and taught us about Transilvanian history and their experience as a minority. Despite being only 12-graders, their statements during discussions were very mature and objective. Thank you guys,it was a pleasure to meet you!
So what did those countries do during this week? Well, we played different games(which were so complicated and strategic that we almost did not understand them ), we cooperated together, we discussed topics which should be paid more attention today like integration, the condition of the European Union, minorities and political systems. During the discussions and debates we learned more about the current state of each country, the problems experienced in it and the existing solutions there are. We were film directors, actors, writers, we were almost everything and we enjoyed it! So, pretty much that was our time here, in Spain. We made memories and we met people, who changed the way we see things and gave us some food for thought. There is no better way to enhance young people’s skills and employability than Erasmus + exchanges.
Solitamente, le persone tendono a partire con determinate aspettative. Tuttavia, quando sono partito da Milano in direzione Skopje quasi non ne avevo.
Mi avevano chiamato due settimane prima, a causa di un problema qualcuno non poteva partire, ed allora ho deciso di partire.
Non sapevo cosa aspettarmi da un progetto chiamato AdVenture, da svolgersi per una settimana in una cittadina macedone ai confini con l’Albania.
Non ero mai stato nemmeno in Macedonia, ma nella cartolina il paesaggio montano immerso nella natura ispirava. E quindi, siamo partiti, di notte, da Malpensa, ed il giorno dopo siamo in un piccolo camping a Struga.
Ci accolgono delle persone gentili, dei piatti di cibo già in tavola, e scopriamo che andremo a dormire in casette di legno, molto pittoresche, sparse nel grande giardino del camping.
Arrivando mentre tutti erano a tavola, scopriamo e conosciamo facilmente gli altri membri del progetto: un gruppo (ovviamente) locale, composto da persone di Struga. Un altro greco, un altro proveniente dalla Romania ed infine, per non farci mancare nulla, un altro gruppo dalla Lituania. E poi, infine, siamo ovviamente noi a chiudere la coda, italiani, quasi tutti tra Bergamo e Brescia.
Iniziamo a conoscerci, mentre gli organizzatori finiscono l’accoglienza ed iniziano a spiegarci il programma settimanale.
E qui inizia proprio il problema, il dilemma, se così si può dire. In quella settimana, abbiamo fatto talmente tante cose, che per me riassumerle è estremamente complicato. E ora il mio lavoro è quello di spiegarle a voi.
Il che è un problema, in quanto ho solo 4000 caratteri a disposizione, ma vorrei scrivere un libro a riguardo.
Ho deciso quindi di non proseguire il racconto in maniera lineare (e noiosa), ma farvi assaporare alcuni flashback, alcuni momenti presi dall’arco della settimana, per potervi spiegare cosa sia davvero successo.
Abbiamo fatto un hiking notturno, durato 4 ore sulle montagne macedoni, arrivati tutti e trenta sulla montagna in riva al lago di Ocrida, riuscendo a scorgere le luci dei villaggi albanesi nell’opposta riva del Lago.
Ho fatto kayak insieme ad un rumeno e due italiane, cosa che non facevo da 10 anni.
Abbiamo passato un intero pomeriggio ad imparare a fare nodi e a fare un fuoco spontaneo, abbiamo preso dei rami vicini affilandoli, ed abbiamo fatto un self-made barbeque sul fuoco rovente in mezzo alla natura, cuocendo la carne con quei pezzi di rami affilati.
Abbiamo visitato la bellissima città di Ocrida, seconda città macedone, dove una chiesa ed una moschea sorgono in pace a 50 metri l’una dall’altra. Abbiamo anche visitato Skopje, dove tutto è stato eccezionale ed il sottoscritto, appassionato di storia antica, ha speso ore semplicemente guardando le statue (con somma ammirazione iniziale presto tramutatasi in disperazione delle altre ragazze italiane presenti, che erano molto più affascinate dal bazaar locale).
Ma non solo, abbiamo anche condiviso esperienze con tutto quel gruppo, e su consiglio degli organizzatori del progetto abbiamo portato avanti attività in favore dell’ambiente; Il tutto è culminato in una gara a chi riuscisse a raccogliere più spazzatura dalla vicina spiaggia: siamo onesti, vedere un bel lago con le spiagge piene di bottiglie è stato un ancora più forte incentivo ad organizzare eventi concreti per la salvaguardia della natura vicina. Abbiamo anche parlato di iniziative concrete per migliorare l’ambiente nel nostro piccolo.
Voglio concludere con due momenti: il primo, la notte probabilmente più bella è stata la serata interculturale che abbiamo imbastito.
Sì, volevo rassicurarvi, la pasta al pesto, i formaggi che abbiamo portato e le piadine alla nutella sono piaciute a tutti.
Al contrario, ballare musica greca, mangiare formaggi lituani e rumeni è stata veramente una bella esperienza, che ci ha tenuti in piedi fino alle 4 di mattina, mentre nessuno avrebbe voluto terminare la serata di propria spontanea volontà.
Il secondo, che adesso lavoro in Lituania. Che sembra una cosa sconnessa, ma se non avessi partecipato a questo progetto a fine settembre e non avessi conosciuto dei lituani, sicuramente non avrei mai mandato un curriculum appena tornato dal viaggio proprio per Vilnius, dove ora lavoro.
Non è solo stata una bellissima settimana, è anche stata una settimana che, in un modo o nell’altro, ha avuto un’esperienza decisiva sulla mia vita futura. E chi l’avrebbe mai pensato di trovare tutto ciò in uno scambio giovanile a Struga, in Macedonia del Nord.
Avevate mai sentito parlare dell’EYE? NOOO? Nemmeno noi, invece poi ci siamo ritrovati a scoprire che è stata una delle esperienze più stimolanti della nostra vita. Ci siamo ritrovate ad essere circondate da nostri coetanei provenienti da tutto il mondo con cui ci siamo confrontate e divertite in un luogo più che inaspettato.
Ma dunque che cos’è EYE? É il European Youth Event che si tiene ogni due anni all’interno di una delle sedi del parlamento europeo, evento totalmente dedicato ai giovani che possono partecipare a numerose attività all’interno dell’istituzione europea. Noi siamo partite grazie a YOUMORE che ci ha offerto l’opportunità di prendere parte a questa meravigliosa esperienza. Questo evento ci ha offerto la possibilità di partecipare a molte attività che affrontavano diversi ambiti: una appassionata di politica l’altra di economia, siamo riuscite a trovare diverse attività in cui combaciavano i nostri interessi.
C’era infatti una vasta gamma d’offerta di conferenze e workshop, che affrontano tematiche molto attuali come ad esempio il cambiamento climatico, i diritti umani, discriminazioni, il lavoro, l’istruzione, l’economia e la politica, tutti temi che ci colpiscono in prima persona.
Gruppo di Youmore e altri partecipanti dell’EYE al workshop
Partite giovedì sera in lungo viaggio verso Strasburgo, dopo poche ore di sonno ci siamo diretti di prima mattina verso il Parlamento e, dopo un’estenuante attesa per diversi controlli, siamo finalmente entrate all’interno dell’istituzione europea.
Il gruppo si è diviso per seguire ognuno l’attività che più gli interessava, noi invece siamo andate alla scoperta dell’edificio per iniziare ad orientarci… inutile dire che ci siamo perse più di una volta, ma con l’aiuto dello staff ce l’abbiamo fatta. La prima attività che abbiamo seguito è stata una conferenza riguardante il cambiamento climatico, all’interno dell’emiciclo ed è stato emozionante sederci al posto degli europarlamentari. La parte più bella è stata infatti abbattere qualsiasi tipo di distanza tra una delle istituzioni più importanti e noi giovani che non veniamo mai ascoltati: è stata l’occasione per ognuno di noi di esprimersi e dire la propria opinione.
Il secondo giorno invece lo abbiamo dedicato ad altre due attività molto particolari: la prima è stata ascoltare la conferenza dell’eurodeputato all’interno della commissione del lavoro dei dei diritti sociali che ha trattato il tema dell’occupazione giovanile Post-covid e come la nostra generazione è stata quella più colpita. Abbiamo avuto anche l’occasione di parlare con uno dei rappresentanti della commissione, Nicholas Smith, confrontandoci sul tema dei vaccini. L’altra attività è stata più interattiva: abbiamo infatti partecipato alla simulazione di legiferazione di una legge all’interno del parlamento. Divisi in tre grandi gruppi (parlamentari, rappresentanti del consiglio e lobbisti), noi ci siamo trovate nei panni della lobby e abbiamo dovuto influenzare coloro che avrebbero votato poi la legge. E’ stato particolarmente interessante perché, essendo un’attività interattiva, siamo riuscite a capire al meglio il processo di approvazione delle leggi.
Attività di ”The day after tomorrow, what’s next?”
Partendo con Youmore abbiamo avuto la possibilità di essere inseriti nel programma ed organizzare una nostra attività, il cui titolo era “The day after tomorrow, what’s next?” che ha trattato di come la comunicazione e il confronto tra le diversità delle persone sia fondamentale e come possa arricchire senza essere una barriera.
Ma quindi consigliamo questa esperienza? Assolutamente si! Youmore è stata come una grande famiglia che, seppur per poco tempo, ci ha accolto e ci ha fatto sentire a nostro agio per vivere al meglio questa esperienza.