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Se gli oggetti sono distinti attraverso delle “etichette”, lo stesso processo avviene anche per gli essere umani, che si etichettano costantemente l’un con l’altro con etichette come “grasso” “religioso” “omosessuale”. Troppo spesso non ci si rende conto che l’unica etichetta di cui ci si può appropriare è quella di essere umano.
Infatti le parole come “grasso” “religioso” o “omosessuale” sono solo parole, ma possono assumere un significato dispregiativo se usate in modo errato, appunto contro coloro che ci stanno accanto, se vengono usate con un comportamento da bullo, che può essere sia consapevole che inconsapevole.
Questi sono alcuni degli aspetti affrontati durante il progetto Erasmus plus tenutosi a Chiari la scorsa settimana dal titolo : B.U.L.L.Y: BefriendUnfamiliar to Learn instead of Labeling Youth, a cui hanno partecipato 31 ragazzi dall’Italia, Bulgaria, Spagna, Repubblica Ceca, Lituania e Romania presso le Fondazione Istituto Morcelliano. Hanno anche collaborato tre ragazze che stanno svolgendo il servizio civile presso questa associazione provenienti da Macedonia e Estonia.
Dopo varie attività di conoscenza abbiamo iniziato ad approfondire il tema del bullismo con giochi di ruolo e a progettare il Flash mobche si è tenuto a Brescia venerdì 21 luglio, un’esperienza toccante. Abbiamo anche fatto partire una campagna sui social network, dunque potete vedere cosa abbiamo fatto anche sulle pagine Facebook e Instagram : My Label is Human.
Un’altra esperienza emozionante è stata la cena locale dove le famiglie del posto ci hanno aperto la loro casa e ci hanno accolto nel più amorevole dei modi, saziandosi con cibo strepitoso preparato davvero con il cuore. Per ricompensarli anche noi abbiamo preparato una cena ma questa volta interculturale con piatti tipici provenienti da ciascun paese, una cena svoltasi durante la serata conclusiva dove tra lacrime e abbracci ci siamo salutati tutti dicendoci un arrivederci e non un addio.
È stata una settimana intensa anche per il fatto di essere l’unica italiana oltre all’inarrestabile Valentina Locatelli, l’organizzatrice del progetto. In una sola settimana sono cresciuta molto e mi sono messa in gioco molto, è stato come essere in ciascuno dei paesi ospitati pur restando in Italia. Ho conosciuto persone fantastiche e posso dire di avere amici un po’ in tutta Europa.
Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato alla buona riuscita di questo progetto alle Fondazione Istituto Morcelliano, ai team leader , alle famiglie, agli artisti che ci hanno aiutato con il murales, visibile a Chiari, al fantastico ristorante “Il Drappo Giallo”.
Grazie a tutti
Paola Baiguini