Oggi, 2 gennaio 2017, sono passati esattemente 3 mesi dal mio arrivo nel freddo nord. Vivo a Kaunas, seconda città per importanza della Lituania e mi occupo di libri!
Lavoro come bibliotecario in una delle 26 biblioteche di Kaunas (Kauno miesto savivaldybės Vinco Kudirkos viešoji biblioteka), più precisamente nel quartiere di Šilainiai. Mi occupo di riordinare i libri sugli scaffali, organizzare esposizioni ed eventi, lavorare al front office facendo prestiti e restituzioni (anche se il software completamente in lituano non sempre aiuta).
Scegliere questo progetto è stato facile: sono ormai molti anni che voglio lavorare come bibliotecario e ho anche conseguito una laurea in questo ambito. Decidere di partire, di conseguenza, è stato più facile del previsto. “Finalmente posso lavorare facendo quello che mi piace” è stato quello che ho pensato una volta scoperto di aver passato la selezione ed essere stato scelto per il progetto. Il fatto che il progetto si svolga in Lituania è un grande punto a favore: da grande amante del basket non potevo che essere entusiasta di passare 8 mesi in una nazione che fa della pallacanestro una ragione di vita. Ed infatti prima di partire mi sono abbonato alla squadra locale, lo Žalgiris, trascinando tutti gli altri volontari alle partite ogni volta che ce n’è occasione (tipo oggi pomeriggio).
Una volta arrivato, però, ho scoperto che la Lituania non è solo basket: ci vivono persone splendide, che posono sembrare diffidenti e scontrose al primo approccio ma poi ti danno tutto quello che hanno senza pensarci due volte; paesaggi ai limitti del reale, campagne e foreste sconfinate senza interruzioni (viaggiare in bus da una città all’altra equivale ad un sogno ad occhi aperti); cibo differente da quello italiano ma altrettanto apprezzabile (cepelinai su tutti, e grande prevalenza di patate nelle ricette). Ho avuto la possibilità di conoscere ragazzi da tutta Europa, provenienti da realtà e culture molto diverse dalla nostra (come i miei coinquilini, ragazzi a dir poco speciali). All’inizio ho nominato il freddo: qui nevica da metà ottobre, dai primi di novembre a fatica si sale sopra lo zero, con punte di -12 e in attesa del -25 invernale. FANTASTICO. Per me che odio il caldo si tratta del clima ideale! Che dire, quindi: non finirò mai di ringraziare Youmore per avermi dato l’opportunità di partecipare a questo progetto e di partire, e anche la mia amica Chiara che mi ha mandato il link al bando un giorno prima che scadesse, altrimenti sarei ancora in Italia. E voi, cosa aspettate!?
Mattia Fortunati