Questo post è disponibile anche in: Inglese
Ciao! Siamo Concetta e Laura e vi scriviamo da Arad, in Romania, dove siamo approdate a novembre per intraprendere un’esperienza di Servizio Volontario Europeo (SVE). La scelta non è stata sicuramente facile; ci sono voluti alcuni mesi di ricerche per capire in quale Paese andare e, soprattutto, per cercare il progetto che potesse maggiormente interessarci. Dopo un’attenta analisi e i dovuti colloqui, abbiamo scelto il progetto “VIP`S IN ACTION” (Visually Impaired Persons in Action), rivolto a persone ipovedenti e cieche, della durata di sei mesi. La nostra organizzazione di invio, “Attiva-Mente” di Modica, si è presa cura di noi, formandoci e supportandoci quotidianamente.
Durante questo percorso, abbiamo svolto delle campagne di promozione sociale nelle scuole superiori con l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi riguardo la tematica trattata, trasmettendo loro diversi concetti, tra cui come poter interagire ed essere guida di una persona cieca. Abbiamo creato una petizione online per sottolineare l’assenza di segnali acustici ai semafori della città (il risultato purtroppo non è stato quello sperato, infatti ne sono ancora privi). Non sono mancate attività di animazione e laboratori per bambini disabili e non, all’interno di scuole elementari e medie. Avremmo preferito poter spendere più ore a contatto con persone cieche ed ipovedenti ma non sempre la realtà è fedele alle aspettative. Ad ogni modo, ci riteniamo soddisfatte del lavoro svolto.
Lo spirito di adattamento è stato sicuramente necessario per avvicinarci ad una realtà, quella rumena, diversa dalla nostra, ma dobbiamo ammettere che a livello culturale e linguistico ci sono tante somiglianze, che hanno reso più facile l’integrazione con la gente del posto, facilitata anche dai vari viaggi che abbiamo potuto fare sfruttando vacanze e giorni di permesso. In questo modo abbiamo scoperto le bellezze della Romania, la sua gente e le sue tradizioni.
Lo SVE prevede una formazione iniziale (On-arrival) che abbiamo svolto a Sibiu, una bellissima città nel cuore della Transilvania, insieme ad altri volontari arrivati in Romania nello stesso periodo, e un Mid-term training, un incontro che viene svolto a metà progetto per valutare i primi mesi e cercare di capire come affrontare al meglio i successivi svoltosi a Brasov, altra meravigliosa cittadina della Transilvania. Queste attività ci hanno dato la possibilità di conoscere meglio le caratteristiche proprie dello SVE e tutte le opportunità che l’Unione Europea offre ai giovani e allo stesso tempo di incontrare ragazzi provenienti da tutto il continente e non solo, consentendoci così il confronto con nuove culture. Lavorare e condividere l’appartamento con altri volontari è sicuramente un’esperienza complessa ma anche affascinante. Bisogna adattarsi a culture, cibi ed abitudini differenti, sforzandosi di comunicare in inglese. Questo ci ha permesso di incrementare le nostre conoscenze linguistiche e ciò non può che essere un punto a nostro favore. Lo SVE è un’esperienza unica che consigliamo di fare a tutti i giovani, soprattutto per allargare i propri orizzonti e diventare indipendenti.
Revisione di Maria Marra