Questo post è disponibile anche in: Inglese
”Che cosa ti inventi pur di non andare a scuola o al lavoro” potrebbe dire una persona ignorando che un anno sabbatico ci porta tante bellezze e sorprese. Allora perché scegliere un volontariato di dodici mesi con Youmore Morcelli Giovani a Chiari? La mia risposta è semplicemente: l’anima italiana!
Sul Portale Europeo per i Giovani mi sono candidata e dopo la chiamata su Skype, fatta utilizzando le cuffie del mio coinquilino, non mi aspettavo di essere presa. Arrivata come prima delle tre volontarie e fatte le spese in una lingua straniera, mi trovo ad aprire con curiosità un vocabolario per bambini e di dirmi che parte la nuova avventura.
Nata in Lussemburgo dai genitori portoghesi migrati quando erano giovani, ho studiato per sei anni in Belgio e non ho paura di selezionare di nuovo un altro posto da vivere nel futuro. Questo è un piccolo passo per il mio spirito nomade, ma sono sicura di lasciare un pezzo del mio cuore ovunque vado.
Erasmus+ ci dà l’occasione di condividere la nostra gioia per continuare di sognare sempre di più. Vedendo ogni persona aprire i suoi orizzonti, in gamba per viaggiare, mi sento lieta di essere Europea. Non facciamo turismo senza contribuire nella società dove andiamo e ci sforziamo di capire meglio quello che ci circonda. Per me, l’educazione non-formale crea legami fra tutti partecipanti che desiderano migliorare se stessi in un modo divertente e amichevole.
Fare parte di un’associazione giovanile con questi valori mi fa credere in un futuro più luminoso dove le nostre attività hanno un impatto reale e significativo. A Chiari, siamo cinque donne a lavorare, vivere e crescere insieme in tre appartamenti e nell’ufficio della Fondazione Istituto Morcelliano. Proveniente da diverse zone del continente europeo, condividiamo i nostri punti di forza e debolezze per costruire un’isola di multiculturalità. Le care Sona e Justina ci hanno mostrato come funziona un’organizzazione non governativa che collabora con diverse entità nazionali e internazionali. Ci seguono con attenzione e sono il nostro esempio di quell’esperienza ch’è il Servizio Volontario Europeo. Sicuramente sono le prime persone a cui siamo grate. Ma la peripezia non sarebbe per niente uguale se non avessi avuto Biljana ed Amanda accanto. Come una sorella più grande e una più piccola mi hanno portato mille emozioni e molti ricordi felici.
Prima dello SVE, non ero mai stata in Italia e conoscevo la gente, le storie e le tradizioni solo da quello che se ne diceva all’estero. Adesso la via della stazione ferroviaria clarense al nostro ”pink apartment” mi è familiare poiché mi piace un sacco partire per un viaggio. Ho cercato di andare dappertutto e mi sono certamente innamorata della ricchezza culturale italiana. Curiosa di natura e circondata degli amici giusti, ho girato con molta allegria. A volte mi stupisce che molti italiani non abbiano mai pensato di organizzarsi per scoprire di più il loro magnifico paese.
Occupandomi di promozione dei progetti di Youmore e dando una mano quando posso, ho perfezionato le mie competenze digitali e di comunicazione. Molto utile. Sono più confidente e rilassata per riuscire a fare le cose che voglio, come per esempio utilizzare una nuova lingua con impegno. Con tutto il tempo che abbiamo, siamo fortunati di essere in grado di realizzare i nostri desideri, aiutando e essendo aiutati con solidarietà e tolleranza. Magari non è tutto sempre facile, ma cerchiamo di essere consapevoli della nostra attitudine per continuare il nostro viaggio eroico.
Ringrazio con molto affetto ogni persona che ha permesso quest’anno di essere indimenticabile! È stato un volontariato pieno di incontri con persone straordinarie e porterò a casa con me molto più di quanto mi aspettassi. La magia accade quando non ti stai preparando apposta e lo dico anche perché ho trovato il mio amore Vladimir, con cui continuerà l’avventura dopo l’Italia.
Stephanie Bernardes
Volontaria SVE in Youmore